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Laser 2RT – cura degenerazione maculare

immagine del laser 2rt per curare la degenerazione maculare

Clicca sull’immagine per scaricare il PDF

Profili distorti con un’ombra al centro, visione sempre più offuscata e righe che “saltano” durante la lettura… Sono i primi sintomi della DMLE o degenerazione maculare senile legata all’età, che in Italia rappresenta la prima causa di cecità dopo i 65 anni.

Colpendo la macula, la parte centrale della retina, porta alla progressiva perdita della vista, che resta intatta solo nella zona periferica mentre il centro dell’immagine viene occupato da una macchia scura.

Cause della DMLE

«La degenerazione maculare è provocata dalla formazione di depositi giallognoli, chiamati Drunsen, nel punto in cui si mette a fuoco l’immagine», spiega il dottor Carlo Orione, specialista in oftalmologia a Genova e Nizza Monferrato (Asti). «Sono dovuti al deterioramento delle cellule sensoriali retiniche e, dopo i 60 anni, entro un certo limite sono fisiologici. Il problema insorge quando le cellule-spazzine dell’epitelio pigmentato non riescono più a “spazzar via” questi detriti che si accumulano sempre di più sulla retina, alterando la visione».


La bella notizia? Da qualche mese è arrivato anche in Italia il primo laser indicato per il trattamento della Dmle. Si chiama 2RT (acronimo di Retinal Rejuvenation Therapy) ed è in grado di bloccare l’evoluzione della malattia. Dal momento che non si riesce a recuperare la parte della retina irrimediabilmente danneggiata (ma evitare che si formino nuove aree atrofiche) è importante rivolgersi all’oculista il prima possibile.

«Il laser è un Nd:Yag (neodimio yag) Q-switched che produce spot luminosi della durata di tre nanosecondi, alla lunghezza d’onda di 532 nanometri», spiega Orione. «Emette impulsi a bassa potenza, non ablativi, che hanno il solo scopo di produrre una biostimolazione delle cellule dell’epitelio pigmentato retinico.

“Risvegliato” dal raggio di luce, questo pool di cellule ricomincia a lavorare come in età giovanile, riuscendo nuovamente a tenere sotto controllo i pericolosi detriti giallognoli. Ho trattato con questa nuova metodica 150 pazienti e nell’80% di essi la patologia si è arrestata con una sola seduta».

La prova del nove? A 3 e a 6 mesi dalla seduta i due esami di controllo (l’Oct della retina e la microperimetria della macula) evidenziano che l’“avanzata delle Drusen” è arginata.



Retinopatia diabetica

La Retinopatia Diabetica (RD) colpisce il 20% dei pazienti diabetici e puó causare, se non curata nel modo adeguato, la perdita della vista. L’edema maculare (DME) è uno dei segni piú frequenti della RD e si manifesta con un sollevamento della parte centrale della retina, la macula, rendendo la visione ridotta ed annebbiata.
Altri segni tipici sono le emorraggiole retiniche, gli essudati fino a vere e proprie emorragie intraoculari (emovitreo).

edema maculare

La fotocoagulazione retinica con i laser termici è considerata il trattamento standard per controllarne l’avanzamento rendendo la retina ischemica.

Il protocollo prevede, nella maggior parte dei casi, un trattamento a griglia della zona maculare e 4 o 5 trattamenti successivi sulla retina periferica, panretinica.

laser convenzionale


Questa metodica, anche se in molti pazienti blocca l’avanzare della malattia, presenta numerose complicanze compresa la perdita permanente della visione periferica e la diminuzione della visione centrale a causa degli alti livelli di energia utilizzati che provocano danni collaterali irreversibili e dolore durante il trattamento.

I trattamenti micropulsati hanno risolto il problema del dolore, ma provocano ancora danni termici che si traducono nella distruzione localizzata dei fotorecettori.

oct dme

A differenza dei laser tradizionali che agiscono con un impulso pari a 0,1 secondi, il nuovissimo e rivoluzionario Laser 2RT utilizza impulsi molto brevi, 3 nanosecondi, che non danneggia la membrana di Bruch ed i fotorecettori, l’energia é circa 500 volte meno di quella necessaria per la fotocoagulazione, il fascio di luce laser é selettivo e colpisce esclusivamente le singole cellule all’interno dell’epitelio pigmentato retinico (EPR) per stimolare un processo di divisione cellulare e di crescita che migliora la permeabilità della membrana di Bruch ripristinando, quindi, il trasporto di liquidi dalla macula.

laser 2rt spot

La differenza piú importante tra il trattamento 2RT e la fotocoagulazione convenzionale, é proprio quella di non danneggiare le cellule sensoriali che permettono la visione, i coni ed i bastoncelli e la possibilitá di eseguire il trattamento panretinico in un solo trattamento, al contrario dei 4 o 5 dei laser convenzionali, proprio per la sua peculiaritá di non scaldare i tessuti retinici.

Con gli altri laser l’edema si riduceva temporaneamente, ma il danno che subiva la retina era irreversibile.

La FDA americana ha recentemente approvato il trattamento della Retinopatia Diabetica con il Laser 2RT che aveva giá ricevuto il marchio europeo CE.

Carlo e 2rt

 

 

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