Luce pulsata e radiofrequenza insieme per la cura dell’ occhio secco

luce pulsata e radiofrequenza insieme per la cura dell' occhio secco_25.01.19

Scarica il PDF


Èstato stimato che la prima causa per la quale le persone si recano dall’oculista è il bruciore e l’arrossamento degli occhi; tra le problematiche che vengono riscontrate maggiormente c’è un deficit della lacrimazione, sul piano qualitativo o quantitativo. «Nell’86% dei casi in cui c’è un difetto di lacrimazione questo è dovuto a una disfunzione delle ghiandole del Meibomio (MGD, Meibomian gland dysfunction), presenti nelle palpebre, che secernono un olio che aumenta il tempo di evaporazione della lacrima», spiega il dottor Carlo Orione, Consigliere Nazionale AIMO, che tre anni fa, tra i primi in Italia, ha iniziato a utilizzare, con il figlio Matteo, la luce pulsata nel suo Dry Eye Center a Nizza Monferrato (AT) dotato delle piú innovative tecnologie per diagnosticare e curare la Sindrome dell’Occhio Secco.

«Se queste ghiandole non funzionano la lacrima evapora troppo velocemente e di conseguenza il paziente sente bruciore, fastidio, ha problemi anche nella vita di tutti i giorni, ad esempio ad usare il computer o leggere un giornale, guardare la televisione o stare in un ambiente con luci troppo forti. Fino a qualche anno fa esisteva soltanto una terapia – basata su un particolare regime igienico – in grado di controllare i sintomi, ma non di risolvere le cause della patologia, fino a che non si è cominciato a cercare una tecnologia in grado di ottenere risultati soddisfacenti. Quello che è stato dimostrato da qualche anno è che la luce pulsata migliora la condizione di queste ghiandole. Va detto che i pazienti che soffrono di tali problemi mostrano dei piccoli vasellini sul bordo palpebrale, chiamati teleangectasie, che contribuiscono a mantenere attiva l’infiammazione a livello della superficie oculare.

Finché tutte le sorgenti infiammatorie a livello palpebrale non si spengono l’infiammazione rimarrà attiva in un circolo vizioso. La luce pulsata va a chiudere questi capillari ectasici alterando la struttura dell’emoglobina. E’ stato recentemente osservato, inoltre, che la radiofrequenza migliora significativamente la sintomatologia dell’occhio secco, anche se vi sono solo ipotesi riguardo ai meccanismi d’azione». Da qui l’idea del dottor Carlo Orione, Presidente ISHO, di chiedere ad un’azienda italiana di costruire una macchina con caratteristiche innovative che utilizzasse sia la luce pulsata che la radiofrequenza contemporaneamente. «EB Medical ha accolto con entusiasmo questa mia richiesta realizzando un prototipo che ho utilizzato con Matteo per un anno per la cura dell’occhio secco sui nostri pazienti», conferma il dottor Orione Board Member di IDEA. «Basandoci anche su specifici esami clinici ci siamo accorti che con l’utilizzo di questa tecnica la qualità dei risultati ottenuti era notevolmente migliorata. Abbiamo presentato questa macchina – chiamata “Dry Eye Dual System” – al congresso internazionale che ho organizzato lo scorso ottobre in Sardegna ed al congresso Internazionale di Sofia a novembre. Nel Febbraio 2019 saremo in Florida, alla Dry Eye University, dove ci confronteremo con gli esperti statunitensi anche su questo nuovo strumento indispensabile per gli oculisti che vogliano trattare con successo questa fastidiosa e diffusissima patologia».