Nel 2021 la Blefaroplastica è diventato l’intervento estetico più richiesto in Italia: sarà dovuto alla mascherina?

Nel 2021 la Blefaroplastica è diventato l’intervento estetico più richiesto in Italia: sarà dovuto alla mascherina?

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L’utilizzo della mascherina ha mo- dificato il nostro modo di rapportarci con gli altri. Una volta bastava un sorriso per far capire che c’era interesse e complicità tra le persone, mentre ora ha assunto importanza principale il modo di guardarci negli occhi.
Sarà per questo che sia donne che uomini si stanno rivolgendo sempre più alla chirurgia per ringiovanire lo sguardo?

“Dopo un anno di lockdown tutti abbiamo voglia di uscire e di socializzare” commenta il Dott. Carlo Orione, Oculista e Chirurgo Oftalmoplastico a Nizza Monferrato, “ma la mascherina ci impedisce di manifestare il sorriso ed il compiacimento, mentre il distanziamento ci tiene lontani, quindi il modo principale di comunicare rimane come ci guardiamo e come ammicchiamo.

Dopo i “fatidici” 40 anni i segni del tempo iniziano lentamente a presentarsi sul nostro viso, compaiono le prime rughette intorno agli occhi, le sopracciglia scendono, la cute delle palpebre tende a scivolare in basso ricoprendo parzialmente gli occhi ed il grasso perioculare tende a fuoriuscire formando le antiestetiche “borse”.
Il nostro sguardo, in questo modo, ne risente, tende ad apparire piú triste e preoccupato, mostrando inesorabilmente i segni del tempo.

Cosa dobbiamo consigliare ai pazienti che si rivolgono a noi per migliorare il loro aspetto?
Prima di tutto dobbiamo chiedere cosa vogliono migliorare” prosegue Orione, Referente per Piemonte e Liguria dell’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO), “in questo modo cerchiamo di capire le loro esigenze, senza influenzare il personale ideale di bellezza. Successivamente fotografiamo il viso e valutiamo con il nostro paziente le varie soluzioni possibili che possono essere di tipo chirurgico e/o iniettivo. Negli ultimi congressi internazionali sull’argomento si è ribadito come un buon ringiovanimento dello sguardo si ottenga restituendo volume alla zona perioculare, riposizionando il grasso in eccesso delle Borse palpebrali inferiori, anziché asportarlo.
Anche nella Blefaroplastica superiore il mantenimento dei volumi è molto importante ed è ormai una consuetudine quella di risparmiare il più possibile il muscolo orbicolare limitandosi a togliere la sola cute in eccesso ed, eventualmente, una parte del grasso solo se questo deborda in maniera evidente.

A volte, invece, puó essere presente una Ptosi palpebrale: in questo caso è necessario correggerla insieme all’intervento di blefaroplastica rinforzando l’aponeurosi (il tendine fibroso) del muscolo elevatore palpebrale oppure collegando il muscolo frontale alla palpebra in caso sia di origine congenita.

Alcune volte, però, la chirurgia può essere rimandata tramite la Soft-Blefaroplastica, un trattamento non chirurgico che, per mezzo di piccoli impulsi ad arco voltaico, induce una contrattura della cute palpebrale che la fa retrarre.

Un’altra freccia nel nostro arco per ringiovanire lo sguardo è la Tossina botulinica” conclude Carlo Orione, Segretario dell’Associazione Italia- na di Laser e Radiofrequenza in Chirurgia Plastica Oftalmica (AILaRPO) “che, rilassando i muscoli depressori del sopracciglio, permette al muscolo frontale di agire con maggior forza con il risultato di elevare le sopracciglia, di renderle più simmetriche e di eliminare le rughe intorno agli occhi, le cosiddette “zampe di gallina”.

Per ringiovanire il nostro viso possiamo, infine, utilizzare i Filler, sostanze naturali completamente riassorbibili, a base di acido ialuro- nico, indicato per le piccole rughe, per le labbra, per aumentare gli zigomi, per riempire i solchi intorno agli occhi o lungo il naso.