Cheratocono: Importante la Diagnosi Precoce

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Dott. Carlo Orione
Inizialmente c’è una certa riduzione della vista soprattutto da lontano, ma non in modo episodico tant’è che spesso si pensa ad una semplice miopia.

Ma quando la visione continua a peggiorare in modo irreversibile, una visita approfondita da uno specialista lascia davvero pochi dubbi. Si tratta di cheratocono, cioè quando la parte centrale della cornea si assottiglia sempre di più incurvandosi fino a dare alla cornea stessa una forma conicasemisferica.

Colpisce in giovane età tra i venti e i trenta anni e spesso si può parlare, dicono gli specialisti di origine genetica, quindi poi diventa fondamentale la prevenzione per evitare la cecità.

Questa è una malattia che prende soprattutto in età giovanile quindi come si portano i bambini dal pediatra, si porta a vedere dal dentista i denti, è importante far vedere gli occhi già in età precoce, sei anni/otto anni e si può già intervenire perchè se parte il cheratocono è progressivo.

Ma oggi molto si può fare per curare il cheratocono attraverso una terapia ormai praticata e presente in molti ospedali pubblici e centri di riferimento per le malattie degli occhi.

Si tratta di una terapia che utilizza raggi ultravioletti a bassa intensità. La paziente arriva mezz’ora prima per poter instillare delle gocce di anestetico e delle gocce per stringere la pupilla.

Il trattamento consiste nella somministrazione di vitamina B2 e riboflavina sull’occhio e nell’irradiamento con raggi ultravioletti per circa mezz’ora.

Questo serve per fare indurire la cornea, per renderla più resistente e fare quindi un trapianto di cornea.